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LE SCUOLE DI CARIATI PER TELETHON

Da domani, martedì, e fino a giovedì la maratona di raccolta fondi per la ricerca

 Di Maria Scorpiniti 

CARIATI – Tutte le classi degli Istituti scolastici cittadini hanno dato la loro adesione alla maratona di solidarietà Telethon, finalizzata a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Protagonisti della campagna di raccolta fondi sono, ancora una volta, gli studenti e i docenti dell’Istituto Comprensivo diretto da Maria Brunetti e dell’Istituto di Istruzione superiore (Liceo Scientifico e Ipsia-Iti-Alberghiero) guidato da Ornella Campana. A coordinare la raccolta nei vari edifici scolastici è la referente Telethon di Cariati, Teresa De Tursi Torchia, che si avvale di un gruppo di volontari e si prefigge l’obiettivo di ripetere il successo delle edizioni passate.

L’iniziativa prenderà il via domani, martedì 12 dicembre, presso la scuola media, primaria e infanzia di Cariati Centro, in collaborazione con le responsabili di plesso Lauretta Ciccopiedi e Caterina Rossano; nello stesso giorno, sarà anche nella scuola primaria e dell’infanzia di Tramonti, dove è responsabile Teresa Grillo. Il 13 dicembre il banchetto si sposterà allo Scientifico ‘Stefano Patrizi’, con responsabile Dina Gangale; il 14 giornata piena: i volontari saranno presenti nella scuola ‘G.Di Napoli’ di Molinello con responsabile Maria Viteritti, a Vittorio Emanuele con Erminia Riccio, all’Ipsia indirizzo Alberghiero con Isabella Cosentino e presso la scuola media della sede centrale con referente Rossella Scigliano .

“L’ampia adesione all’iniziativa da parte dei dirigenti e dei docenti – dichiara Teresa Torchia – dimostra l’apertura e la sensibilità della scuola cariatese di ogni ordine e grado verso le iniziative benefiche come appunto è la nostra”. In questi giorni, nelle classi, i docenti sono impegnati a veicolare agli alunni il messaggio di solidarietà sotteso alla campagna di Telethon, con l’obiettivo di arrivare anche alle famiglie, nella consapevolezza che le malattie genetiche sono tante e tanti pazienti ancora attendono una cura che può venire solo dalla ricerca.