Cariatiweb.it

CARIATI – RIAPERTURA OSPEDALE, ATTACCATI AD UN FILO DI SPERANZA

Le Lampare: “Senza atti scritti, la mobilitazione continua”.

La questione oggetto di un intervento del consigliere regionale Graziano, che scrive a Longo per una valutazione attenta del problema.

di Maria Scorpiniti (Il Quotidiano del Sud – 4 giugno 2021)

CARIATI – «Ho scritto al commissario ad acta per il Piano di Rientro dal debito sanitario, Guido  Longo, chiedendogli di valutare la possibilità di anticipare la programmazione sanitaria perché questo territorio aveva bisogno già ieri di tutelare il suo diritto alla salute e ne ha bisogno ancora di più oggi». Questa la nuova azione intrapresa dal consigliere regionale Giuseppe Graziano, capogruppo dell’Udc, comunicata martedì scorso direttamente ai rappresentanti dei cittadini e dei comitati Le Lampare e Uniti nella Speranza, che da 7 mesi occupano l’ex ospedale Vittorio Cosentino di Cariati, chiedendone la riapertura. 

Una mobilitazione per i diritti che i Comitati non hanno intenzione di sospendere finché non si raggiungerà l’obiettivo. E il generale Graziano lo sa molto bene. «Sono tornato a Cariati – affermainfatti – dove da mesi i cittadini presidiano la struttura ospedaliera, diventata l’emblema dei paradossi della sanità calabrese gestita da ormai oltre un decennio dai commissari. Io, insieme a loro -continua – sono attaccato ad un filo di speranza che sono le parole del commissario Longo, il quale in una recente seduta del Consiglio regionale ha detto che la riapertura del “Cosentino” sarà prevista nella prossima programmazione sanitaria 2022-2024». 

I manifestanti, martedì scorso, hanno ribadito all’esponente della Regione Calabria che, in assenza di atti concreti o di impegni scritti da parte del prefetto Longo che vadano nella direzione della riapertura del Vittorio Cosentino come ospedale di Zona Disagiata(con, nell’immediato, un Pronto Soccorso per l’emergenza-urgenza e almeno un reparto con posti letto per acuti), non hanno alcuna intenzione di interrompere la protesta che andrà avanti ad oltranza. Senza escludere iniziative ancora più eclatanti. Anche perché, nel periodo estivo, si attende il rientro a Cariati degli altri componenti delle Lampare e di Uniti nella Speranza, che vivono fuori sede, e di moltissimi concittadini emigrati in Germania.  

«In un territorio come il nostro, con il grado di sviluppo delle infrastrutture davvero penoso – puntualizzano i Comitati in lotta dal 19 novembre scorso – assumerebbe immenso valore avere un presidio ospedaliero e un Pronto Soccorso con ingresso direttamente sulla SS106. Ora che la situazione pandemica è migliorata – concludono gli attivisti – non ci sono più scuse per nessuno, anche perché abbiamo saputo che, nei prossimi giorni, il commissario Longo incontrerà a Roma il ministro alla Salute Roberto Speranza». In una regione in cui, anche senza il Covid, i dati sul monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sono da allarme rosso, mentre il rapporto 2021 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica relega la Calabria all’ultimo posto nella classifica nazionale, non è concepibile che non si riescano ad attivare subito 20-30 posti letto e un Pronto Soccorso, anche incrementando il personale già in servizio nel Punto di Primo Intervento del Vittorio Cosentino.