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LA GLACIOLOGA GIUDITTA CELLI RACCONTA AGLI STUDENTI DELL’IC CARIATI LA SUA MISSIONE IN ANTARTIDE

La studiosa originaria di Cariati ha svolto una ricerca sui cambiamenti climatici.

“Eravamo nel nulla assoluto, in un deserto bianco, con temperature fino a meno 102°”. “Per non sentirci troppo soli,facevamo insieme il tiramisù”. “Il silenzio è un’esperienza forte, senti solo il battito del cuore, il tuo respiro”. “L’isolamento è stato lungo ma ci ha regalato la gioia del cielo, l’incanto dellecostellazioni, ho quasi pianto vedendo l’aurora…”.
Sono alcuni passaggi del racconto che la giovane glaciologa e chimica dell’atmosfera, Giuditta Celli, ha fatto agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Cariati; il racconto della sua straordinaria esperienza in uno dei luoghi più freddi e isolati del pianeta: ilsito antartico denominato Dome C, dove si trova la Stazione italo-francese Concordia, punto di riferimento della comunità scientifica internazionale per molte ricerche, come quella sui cambiamenti climatici che ha impegnato la dottoressa Celli per un anno intero. 

La studiosa è stata ospite dell’evento online sul tema “La natura è resiliente”, voluto dalla dirigente scolastica Agatina Giudiceandrea, curato dalle professoresse Rossella Scigliano e Federica Cosenza e rivolto a riflettere, da una singolare prospettiva, sulla necessità di ripensare il nostro rapporto col pianeta terra considerando gli effetti dei cambiamenti climatici e, oggi, anche le conseguenze della pandemia. 

I giovanissimi studenti cariatesi sono giunti all’incontro ben preparati, dopo un percorso multidisciplinare, e curiosi di conoscere la glaciologa toscana (è nata e risiede in provincia di Arezzo), che ha le sue radici proprio nella cittadina ionica, dov’è nata sua madre, vivono i suoi parenti, tra cui le cugine Scigliano, docenti del comprensivo che hanno fatto da tramite, e dove ritorna per le vacanze.

Nel corso della videoconferenza sono intervenute le dirigenti scolastiche Rachele Donnici e Mirella Pacifico, rispettivamentedegli istituti comprensivi di Mirto Crosia e Mandatoriccio; la docente Daniela Mancini, delegata della dirigente dell’IIS Cariati, Sara Giulia Aiello; il presidente del Circolo Nicà Legambiente Nicola Abbruzzese (con contributo video della vicepresidente Savina Sicilia); la collaboratrice della dirigente di Cariati, Maria Viteritti; le curatrici dell’evento; gli studenti e le studentesse, collegati dalle classi tramite LIM, e la dirigente Giudiceandrea, che, tra l’altro, ha sottolineato il valore del lavoro “particolarissimo e affascinante” della glaciologa, e l’importanza del tema della resilienza, umana e della natura, di estrema importanza per tutti.

Giuditta Celli, nel suo chiaro e atteso intervento, ha presentato, con supporto video, la stazione Concordia e ha parlato dellasua partecipazione alla spedizione italiana, insieme a tecnici, ricercatori scientifici, un medico e addetti ai servizi (13 persone in tutto), nell’ambito del Programma Nazionale delle Ricerche in Antartide, gestito da ENEA e CNR.

Il suo lavoro è consistito, tra l’altro, nel monitorare degli strumenti e nel prelevare campioni di neve e particolato atmosferico per trarne informazioni sul cambiamento climatico,le conseguenze sulla salute umana, e l’inquinamento che raggiunge l’Antartide. Non è stato facile, ha commentato, affrontare mesi di isolamento e di freddo pungente e pericoloso, cento giorni di buio polare, o la mancanza di cibo fresco, di contatti, della famiglia… poi riabituarsi alla vita normale, ma di certo l’esperienza, umana e scientifica, “cambia il punto di vista su molte cose”. 

La glaciologa ha poi dialogato con gli allievi dell’Istituto cariatese, rispondendo a numerose domande che hanno spaziato dal percorso personale, su cui era alta la curiosità, all’esperienza in Antartide, a questioni ambientali di carattere generale, inerenti per lo più gli effetti dei cambiamenti climatici, il problema della diffusione dei virus e i temi dello sviluppo sostenibile. 

Per lei c’è stato anche l’omaggio di un fumetto elaborato da due alunne (Maria Pignataro e Martina Trento), sempre sul tema dei cambiamenti climatici. 

Significativo il messaggio con cui la dottoressa Celli ha salutato, in conclusione, i ragazzi e le ragazze: “Sono una persona che non si ferma mai, amo viaggiare, fare esperienza, però sono anche attaccata a casa, il mio porto sicuro… vi consiglio, crescendo, di essere sempre curiosi; abbiate passioni, seguitele, siate sempre attivi, con coscienza e maturità, ma non dimenticate mai chi siete e da dove venite”.

Assunta Scorpiniti, Responsabile Comunicazione IC Cariati