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Lettera aperta dell’ex Dirigente Scolastico Gerardo Aiello

Onorevole Ministro,

mi scuso subito se appesantisco, con la presente, il momento complicato e difficile che sta attraversando Lei, insieme all’intera Italia.
Scrivo da una zona abbandonata della Calabria, il Basso Ionio Cosentino, con precisione Cariati, cittadina dal glorioso passato, ormai in agonia sociale da più anni ed oggi orfana anche di sanità, pur avendo una struttura ospedaliera che per svariati motivi, politici, economici, campanilistici, gestionalamministrativi, è chiusa. Una realtà sanitaria “nobile”, nella sua storia passata che, oggi, langue nell’incertezza decisionale di molteplici commissariamenti che hanno aggravato la condizione sanitaria calabrese e reso terrificante lo status sociale dei poveri, dei più deboli, dei più esposti. E non è solo Cariati, ma l’intero Basso Ionio e nord Crotonese: Terravecchia, Campana, Scala Coeli, Mandatoriccio, Bocchigliro, Pietrapaola, Crucoli, Umbriatico,Cirò, Cirò Marina, per non aggiungere Crosia, Longobucco, Calopezzati, Cropalati, Caloveto, che nel passato hanno risolto i problemi sanitari e di assistenza per circa 200.000 utenti. Oggi, Ospedale chiuso, si nega un centro di vaccinazione di tanta gente, obbligando i più volenterosi a recarsi a Corigliano Rossano per difendersi dal Covid o sfidare la morte con buona pace di chi ha assunto la decisione di tenere lontano tanta gente inerme dalla possibilità di vaccinarsi, diritto di tutti, anche dei poveri e dei più deboli. Come faranno gli anziani ed i poveri di tanti piccoli centri avari di strutture e servizi a percorrere kilometri per raggiungere una sede lontana e sicuramente congestionata, se permane la chiusura dell’Ospedale e del centro di vaccinazione di Cariati ! Mancano mezzi e spesso anche la condizione fisica per assicurarsi un diritto.

Signor Ministro, alla sua provata coscienza di politico attento, capace di volare più alto del nostro egoismo campanilistico, capace di prestare attenzione a tanta gente bisognosa che non può aggirare la propria condizione sociale, martoriata da ritardi e disattenzione di chi doveva, malgrado i continui contributi di lavoro e di economie difficili e sofferte. Tanti anni di tasse pagate e di lavori pesanti per mantenere le famiglie e migliorare le condizioni della propria terra. Uno sguardo alla nostra realtà in grave urgenza ed emergenza sociale, lontano dagli schemi politici locali e regionali, dagli appetiti di improbabili ed inutili risultati elettorali che non sto a significare per il rispetto che devo alla sua serietà. E’ pressante la voglia di suggerire ai miei conterranei un falò delle schede elettorali prossime per segnare la propria protesta, ma sono convinto che questo avvantaggerebbe  chi non vuole bene alle nostre necessità.

Signor Ministro Speranza, vorremmo ancora averne tanta speranza, forse è la volta buona; si renda personalmente conto di quanto ho affermato e ne informi il capo del Governo ed il Presidente della Repubblica se lo ritiene necessario, con la certezza che eviterà un rigurgito inutile e dannoso di protesta e di risentimento verso le Istituzioni di tanti cittadini onesti e laboriosi. Riaprire l’Ospedale di Cariati è una meta razionale che avvantaggia l’intera comunità calabrese e non solo il Basso Ionio ed il nord Crotonese.. Aprire il centro di vaccinazione anti covid è un’urgenza inprocrastinabile per tutelare tutti, specialmente i più deboli. Un segno, finalmente, del DIRITTO rispettato.

Grazie  

  P.S. Allego nota identificativa.                                                                    Gerardo Aiello

                                                                                            Ex Dirigente Scolastico di un territorio sfortunato