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“IN-CANTO D’ESTATE” 2020, DEDICATO AL PROF. GIOVANNI CUFARI

VI RACCONTO LA POESIA, LA MEMORIA E LA MUSICA SUL MARE

di Assunta Scorpiniti

#cisalveràlabellezza

#omaggioallabellaCariati

#ancheilricordoèpoesia

Il porto illuminato e lo scenario della Cariati notturna, hanno offerto, ancora una volta, uno sfondo  suggestivo a  “In-Canto d’Estate”, l’evento da me ideato, e organizzato insieme a Lega Navale Italiana e ai giovani poeti Alessio Baratta, Gennaro Madera e Davide Santoro

Il loro “canto” poetico, i racconti, il suono sublime dell’arpa della musicista Maria Vyazigina, i ritmi molto originali di Domenico Berardi, uniti a un ricordo caro al cuore di tutti, quello del professor Giovanni Cufari, che da presidente di LNI aveva fortemente voluto la prima edizione, hanno offerto una serata magica e densa di emozioni. 

Emozioni palpabili in ogni momento, che gli scatti dell’arch. Leonardo Ippolito, presidente dell’Associazione Fotoamatori di Cariati, nonché socio LNI, restituiscono “visivamente”, con la bellissima atmosfera che si è creata man mano che si entrava nel vivo dell’evento. Questo grazie anche a un bellissimo pubblico, moltopartecipe, oltre che attentissimo al rispetto delle vigenti normative anti-Covid. 

Mi ha fatto piacere sentire, in apertura, dal rappresentante di LNI, Nicola Sero, la volontà di continuare con noi, in quell’area panoramica, che ospita la sede associativa, il percorso avviato con “In-Canto d’Estate”, proprio nel nome dell’indimenticabile prof. Cufari, di cui ha ribadito l’impegno civile, associativo e le grandi qualità umane espresse nella professione docente, nel ruolo di amministratore pubblico e di tecnico sportivo, sottolineate nella presentazione; a suggello, la commozione e le sincere parole del figlio, Francesco Cufari, presente con la mamma, la cara signora Franca, i fratelli Peppino e Fabio, le nuore Daniela e Alda, i nipoti Giovanni, Mattia e Gaia.

Proprio Gaia Cufari ha dedicato al nonno i suoiversi carichi di affetto, aprendo la parte principale della serata, cioè quella poetica. L’evento, infatti, è servito anche a far conoscere, in vari passaggi, le nuove opere dei giovani poeti, a partire da Gennaro Madera, che ha presentato la nuova raccolta intitolata “Hai vent’anni…”, appena pubblicata con una ennesima, interessante autoproduzione per le edizioni Amazon.

Gennaro, oltre che poeta dalla penna impavida ed energica, quanto profonda e capace di scuotere l’anima, si è confermato nella sua abilità di tenere la scena, e di sorprendere, presentando al pubblico un giovane scrittore lombardo, Gianni Filipponi, che ha letto una bellissima dedica a Cariati. 

Davide si è mostrato poeta appassionato e sensibile, e capace di dire moltissimo con versi brevi, essenziali, limpidi… una sensibilità rivelata anche nel suo personale ricordo del prof. Cufari, accompagnato con profonde riflessioni, da “poeta militante”, come mi piace definirlo per il suo impegno politico e civile. 

Alessio, dal canto suo, ha presentato testi tratti da “Babele”, una raccolta di versi di imminente uscita, rivelando la sua notevole capacità poetica e l’impronta classica delle sue liriche, in cui è frequente il ricorso a miti, soprattutto greci, a un lessico chiaro e prezioso, a immagini altamente suggestive.

La parte in prosa è toccata a me, con un mini-reading sul tema del padre, con brani dai miei racconti di memoria attinti al quadro sociale di Cariati; anche questo momento dedicato al prof. Cufari, il quale, oltre che testimone di valori è stato figura paterna per tantissimi giovani. 

Il tutto inframmezzato dal suono soave dell’arpa di Maria Vyazigina, che si è confermata virtuosa dello strumento, oltre che impagabile musicista, con un importante curriculum artistico; e dalla chitarra di Domenico Berardi, talento in formazione, ma già bravissimo. 

Tirando le somme, posso dire che in questo tempo di pandemia, che ci ha resi tutti più fragili, “In-Canto d’Estate” ha voluto essere un invito a fermarsi un attimo, a guardare le cose da un’altra prospettiva, che ci aiuti a capire meglio noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda. Ma non solo. Nell’insieme, e negli intenti di tutti noi che l’abbiamo realizzata e vissuta, la serata è stata un sincero omaggio alla bella Cariati, alla sua cultura, alle sue bellezze, ai suoi valori, soprattutto umani, alla speranza di una rinascita, incarnata dai giovani poeti cariatesi, amanti del bello, delle cose che contano, capaci di dare senso alla vita. 

Li ringrazio di cuore. Da diverso tempo, con orgoglio, condivido con loro un’idea di cultura e la meravigliosa avventura fatta di entusiasmo e poesia. Grazie ai musicisti, al pubblico, a Lega Navale Italiana per il prezioso accompagnamento… ma  un grazie speciale vaal prof. Giovanni Cufari che ha voluto la prima edizione dell’evento e “guidato” la seconda, convincendoci a proseguire. A.S.