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CARIATI – SOSPESA L’ATTIVITÀ DEL LABORATORIO ANALISI

Da ieri, 25 luglio, fino all’1 agosto per carenza di personale

di Maria Scorpiniti

CARIATI – Da ieri, sabato, l’attività del Laboratorio analisi dell’ex ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, ridotto a un punto di prelievo, è completamente sospesa fino algiorno 1 agosto. Non c’è personale. Era prevedibile, con un solo tecnico di laboratorio e due infermieri (uno che registra e un altro che fa i prelievi), di cui uno prossimo alla pensione e, per giunta, con due mesi di ferie arretrate da smaltire. Personale che, come tutti i lavoratori, ha diritto alle ferie o ad assentarsi per altrivalidi motivi. A questo bisogna aggiungere un’altra criticità: i prelievi che non vengono più analizzati a Cariati, devono essere trasportati al laboratorio analisi di Rossano con un autista, che al momento non c’è. 

A risentire di questa situazione sono, naturalmente, i cittadini che usufruiscono dei servizi rimasti attivi nell’ex ospedale “Vittorio Cosentino”, oggi Capt. Al Laboratorio analisi è, infatti, legata l’attività e la “sopravvivenza” del Punto di Primo Interventoche, lo ricordiamo, solo nel 2019 ha effettuato ben 9438 prestazioni, di cui 2000 di pazienti provenienti dal crotonese. A partire da ieri, purtroppo, gli operatori sanitaridel Ppi si trovano in grande difficoltà, costretti anche per patologie lievi ad inviare i pazienti all’ospedale più vicino, che è lo spoke di Rossano, perché non hanno la possibilità di effettuare neanche un semplicissimo emocromo. 

Tutto questo, com’è prevedibile, comporta un sovraccarico di prestazioni per il Pronto Soccorso di Rossano, al collasso da tempo, e un disagio enorme per le personeche devono raggiungerlo percorrendo la pericolosissima SS106, in questo periodoestivo molto trafficata.

Ma il Laboratorio analisi di Cariati è indispensabile anche alla Rsa medicalizzata, al reparto Dialisi, che solo lo scorso anno ha effettuato 4499 prestazioni, al servizio di assistenza domiciliare e cure palliative, infine a quello di Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica con il controllo TAO (Terapia anticoagulante orale) poiché monitorizza, da Rossano a Crotone, i pazienti in terapia con anticoagulanti.

Cittadini, associazioni, istituzioni sono sfiduciati; da tempo sollecitano l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Regione Calabria, compresa la struttura commissariale, affinché il Capt di Cariati venga dotato di strumenti e personale adeguati a garantire il funzionamento di tutti i servizi, indispensabili in una zona privata nel 2010 dell’ospedale “Cosentino” e in cui i Livelli Essenziali di Assistenza sono di gran lunga inferiori alla media nazionale prevista dalla normativa vigente.

Questa dunque la triste realtà, malgrado l’impegno del commissario ad acta regionaleSaverio Cotticelli che, dopo la ricognizione effettuata da un suo funzionario nella struttura sanitaria cariatese, qualche settimana fa aveva dato mandato all’Asp di Cosenza di fornire al Capt di Cariati personale e strumenti necessari al suo funzionamento. Da allora, di concreto c’è stato solo il rinnovo del contratto fino a dicembre 2020 per due infermieri e l’arrivo di un OSS sui nove mancanti nella Rsamedicalizzata.

I cittadini, a questo punto, vogliono conoscere il futuro dei servizi sanitari esistenti e, in particolare, attendono ancora che il generale Cotticelli si pronunci sull’eventuale reinserimento del “Vittorio  Cosentino” nella rete ospedaliera, per come auspicato nei mesi scorsi da più parti.