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A CARIATI IL BALLO SPINGE L’INTEGRAZIONE


Danzatrici colombiane con il progetto dell’associazione Itacoro  

di Maria Scorpiniti

CARIATI – La musica folcloristica e i balli tradizionali come strumento di integrazione tra culturediverse. Si è conclusa a Cariati, nei giorni scorsi, l’iniziativa “C’è bisogno di cultura che travalichi i confini” di Itacoro (sigla che sta per Italia, Colombia e Romania), l’associazione interculturale presieduta dalla romena Rodica Giacco, da moltissimi anni nella cittadina ionica, dove ha formato la sua famiglia italiana. Nel contesto di un progetto più ampio, che sta andando avanti dal 2013,anno di fondazione del sodalizio, quest’anno una rappresentanza di ballerine e di genitori provenienti dalla Colombia, insieme alla direttrice della scuola e danzatrice colombiana, MarlenyBalaguera Leal,  sono stati ospiti per una settimana a Cariati. 

Per Marleny, che affianca Rodica nell’associazione sin dal suo nascere, è la quinta volta. Prima di arrivare in Italia, con il suo gruppo è stata in Serbia per uno scambio culturale organizzatodall’Università, poi in Croazia e Slovenia. Le tappe italiane l’hanno vista dapprima a Desenzano del Garda, dove ha preso parte allo scambio culturale tra Italia, Repubblica Domenicana e Cuba, infinea Cariati.

“Amo molto viaggiare – ha affermato la danzatrice – ma a Cariati ho ricevuto ciò che difficilmente si può trovare in altri posti, più rinomati: allegria e accoglienza da parte di persone speciali, con un cuore grande. Nel mio paese parlo sempre di questo posto meraviglioso e invito i miei concittadinia visitarlo”. Marleny ha sottolineato l’importanza del progetto che condivide con Rodica: “Siamo entrambe convinte che la musica, il ballo e il folclore siano veicoli di integrazione e di unione,questo progetto può aprire nuovi orizzonti per  Cariati”. Il gruppo, durante la permanenza, oltre ad esibirsi con gli abiti tradizionali sulla spiaggia e su diversi lidi balneari, ha partecipato a momenti di condivisione di prodotti enograstronomici dei tre Paesi e a numerose visite guidate: al centro storico di Cariati, di giorno e di notte (“perché noi artisti lavoriamo con il cuore e andiamo alla ricerca di luoghi che ci facciano emozionare”), nei dintorni, ai castelli di Crucoli; infine, con la guida di Antonio Caruso, docente del locale Ipsia, sono stati in visita a Matera e presso il Circolo Velico di Policoro.