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CARIATI: IL COMITATO PER IL CENTRO STORICO RINGRAZIA LA SENATRICE CORRADO

L’appello ai cittadini in difesa dei beni comuni e per ricostruire la comunità. 

COMUNICATO STAMPA

Cariati merita una diversa opportunità, merita un rinnovato impegno civico, merita cura e attenzione da parte di tutti i suoi abitanti, che devono anche ritrovare il senso di comunità. Cariati merita di ritornare a svolgere nel Basso Ionio cosentino il ruolo centrale che ha sempre avuto e che negli ultimi anni, per scelte e circostanze, le viene negato. 

Noi componenti del “Comitato di Liberi Cittadini per il Centro Storico”, ci sentiamo impegnati in tal senso, e siamo convinti che la difesa dei beni comuni – materiali e immateriali – da cui intendiamo partire, sia la via maestra per la rinascita che tutti chiediamo con forza e che non possiamo più rinviare. 

Riteniamo per questo doveroso ringraziare la senatrice-archeologa, Margherita Corrado del M5S, per il grande contributo che sta dando in prima persona, anche come alta presenza istituzionale, per la difesa e la valorizzazione del  Centro Storico di Cariati. 

Il nostro Comitato, costituitosi  nelle scorse settimane dopo un’attenta riflessione sullo stato di abbandono, oltre che di vecchio e nuovissimo degrado della Cariati storica, e a breve sarà presentato ufficialmente, condivideinfatti con la  senatrice Corrado tale responsabilità e le iniziative connesse, chesono alla base del nostro  programma  costituente;  un programma – ci teniamo a precisarlo – che non è espressione di alcun partito politico, ma di diverse anime ed idee, ed  è caratterizzato dalla volontà comune di tutelare i nostri beni culturali in una prospettiva di apertura ad ogni partecipazione, senza preclusione alcuna. 

Ricordiamo che la senatrice, da sempre interessata all’intero patrimonio culturale calabrese, è studiosa e profonda conoscitrice del nostro centro storico; da qui, infatti, sono nate la sua decisa presa di posizione contro una devastante ristrutturazione effettuata  nei mesi scorsi a ridosso delle mura storiche nel rione Valle, e la promozione di una serie di eventi culturali pubblici rivolti alla conoscenza dell’importante patrimonio, inaugurata lo scorso 30 giugno con un convegno sull’araldica degli stemmi religiosi e laici di Cariati (il prossimo, sul recupero del centro storico di Monasterace è previsto per il 27 luglio e ce ne saranno altri due in agosto).

Cose da tempo non più abituali nel nostro paese, che meritano l’apprezzamento unanime.  

Ribadiamo, pertanto, con forza che Cariatitutta è bene comune dei suoi cittadini; non è un dominio privato, né deve continuare ad essere ferita al cuore della sua comunità con ostilità diffuse, divisioni tra gli abitanti e maldestri tentativi di distruggere ogni prospettiva di rinascita.

Per questo, il “Comitato di Liberi Cittadini per il Centro Storico” si appella al buon senso dei concittadini, per una reale presa di coscienza della dolorosa situazione e per un “ritrovarsi” collettivo nel segno del prezioso patrimonio storico, civile, morale che ci ha consegnato il nostro illustre passato e che abbiamo il dovere di trasmettere alle generazioni future, evitando di fare il gioco di chi intende disperderlo per ragioni certamente lontane dalla Cariati che vuole credere in se stessa. Invitiamo pertanto tutti a condividere il percorso che stiamo provando a tracciare insieme, senza altri fini che quello di tutelare e rimettere in piedi la nostra cittadina amata. 

Il Comitato di Liberi Cittadini per il Centro Storico

COMPONENTI:

Leonardo Bruno, Antonio Caruso, Michele Caligiuri, Sigismina Caligiuri, Gesualdo Cocone, Concetta Cuparo, Leonardo Ippolito, Leonardo (arch.) Ippolito, Leonardo Fazio, Cataldo NinnìFormaro, Giuseppe Formaro, Cataldo  Lepera, Diego Lettieri, Franco Liguori, Pasquale Linardi, Giuseppe Parisi, Aquila Passavanti, Cataldo Perri, Giambattista Pignataro, Giuseppe Ripoli, Francesco Rispoli, Franco Rispoli, Antonio Russo, Fortunato Russo, Gaetano Scalioti, Damiano Scarpello, Assunta Scorpiniti, Armando Taliano Grasso, Antonello Urso.  

(FOTO: Leonardo Ippolito)