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SANITÀ A CARIATI: DALL’ASP NESSUN SEGNALE CONCRETO

E oggi consiglio monotematico sull’emergenzasanitaria . Di Maria Scorpiniti

CARIATI – Nulla si muove a Cariati sul fronte della sanità per alleviare i disagi che i cittadini, quotidianamente, subiscono sulla loro pelle per la mancanza di servizi. Se l’Azienda Sanitaria Provinciale non interverrà, i disagi aumenteranno a dismisura. La preoccupazione diffusa è che i pochi servizi rimasti nell’ex ospedale “Vittorio Cosentino”, chiuso nel 2010 dal Piano di Rientro regionale, rischiano di essere cancellati perché il personale è sottodimensionato. L’Asp, anziché rimpiazzare gli operatori sanitari trasferiti o andati in pensione, continua acancellare servizi o allungare i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, costringendo i pazienti a ricorrere agli specialisti privati o, per quelli che possono, a recarsi in altre strutture della stessa Asp, raggiungibili attraverso la pericolosissima Statale 106. 

Questa la tragica situazione del “Cosentino”. Nel Distretto Sanitario di Cariati, i tempi di attesa per la maggior parte delle visite specialistiche sono lunghissimi (un anno o più) e leprenotazioni per particolari specialità sono perfino bloccate. Da quanto si è appreso, gli specialisti sono presenti in ambulatorio una sola volta a settimana, per cui diventa difficilissimo rispondere ai bisogni di un bacino d’utenza che va dal comune di Crosia fino a Cirò Marina, compresi i paesi dell’entroterra, che per i servizi sanitari hanno sempre fatto capo a Cariati.

Il semaforo rosso è scattato, nelle ultime settimane, anche per la Radiologia, in seguito alla sospensione dal primo gennaio 2019 delle prenotazioni e delle prestazioni radiologiche di routine disposta dal dottor Stefano Giusti, coordinatore delle Radiologie della costa Jonica, in coincidenza con il pensionamento dell’unico medico radiologo in servizio, il dottor Giuseppe Ferrari. I due tecnici rimasti sui quattro previsti in organico, in caso di urgenza, dovranno ricorrere al Teleconsulto. Si teme, però, la totale chiusura del servizio. 

C’è poi anche la drammatica situazione del Punto di Primo Intervento, situato nell’ex ospedale, che va avanti con scarsità di mezzi e con il solo impegno degli operatori, garantendo una prima risposta sanitaria sul territorio ma non la gestione delle urgenze -emergenze, di competenza degli Spoke di Rossano o Corigliano,sempre più intasati.

Nell’altro servizio funzionante nella struttura cariatese, la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) medicalizzata, diretta dal dottor Cucinotta, con 20 posti letto per acuti, la carenza di personale (mancano in organico due medici e quattro Operatori Socio Sanitari) costringe il personale ad estenuanti raddoppiamenti di turni o il ricorso alle guardie mediche non specializzati per i pazienti anziani, affetti da patologie degenerative. 

Il quadro è drammatico e forte è lo scoraggiamento nella popolazione, sempre più convinta del fatto che a Cariati il diritto alla salute viene negato e che le istanze della città e dell’intero territorio non sono prese in considerazione dai vertici regionali e provinciali. 

La cittadina, con la lenta spoliazione del “Cosentino”, iniziata nel 2003, e con la sua cancellazione dalla rete ospedaliera regionale, avvenuta nel 2010, sta vivendo anche un grave declino socio-economico. A nulla sono valse le proteste e le barricate dei cittadini, le solenni assunzioni d’impegno di tanti politici che si sono avvicendati. Un piccolo spiraglio si era aperto qualche anno fa alla notizia del finanziamento regionale, per oltre 9 milioni di euro, del progetto di riconversione dell’ex ospedale in Casa della Salute; se ne sono perse inspiegabilmente le tracce, mentre, grazie alla strenua lotta dei sindaci, Praia a Mare e Trebisacce forse riavranno il loro ospedale.

Intanto, della questione sanitaria si discuterà oggi pomeriggio, alle ore 17.30, nel centro sociale di Cariati nel corso del Consiglio comunale richiesto dal gruppo di minoranza Cariati Unita. La Sindaca di Cariati, Filomena Greco, precisando di non volersi sottrarre al confronto su un tema di vitale importanza per i cariatesi, ha annunciato di aver invitato a prendere parte ai lavori dell’assise di oggi anche le autorità regionali e del settore.