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CARIATI – Potere al Popolo presenta i candidati

Affrontati, nel corso dell’incontro, i temi di politica nazionale e locale.

“Siamo la sinistra vera, quella che ha lottato per i diritti dei lavoratori, traditi da chi questi diritti avrebbe dovuto difenderli”.

(“Il Quotidiano del Sud” 22 febbraio ’18) di Maria Scorpiniti

CARIATI – Potere al Popolo, la vera novità di queste elezioni politiche, martedì scorso ha presentato a Cariati i suoi candidati alla Camera e al Senato dello Ionio cosentino. L’incontro, in vista dell’appuntamento del 4 marzo, è stato organizzato a livello locale dal movimento “Le Lampare” che ha in comune anni di lotta in difesa dei territori e dei diritti dei cittadini. Per i partiti di governo, ha esordito in proposito il candidato al Senato Mario Gallina, Cariati è un posto difficile per fare campagna elettorale. La cittadina, ha ricordato, aveva tutti i numeri per essere il fiore all’occhiello della costa ionica, ma i politici sono stati capaci di distruggerla, basti pensare alla sanità. “Questi signori hanno anche il coraggio di venirvi a chiedere il voto difendendo la ragione del risparmio – ha spiegato Gallina – mentre sostituiscono la sanità pubblica con quella privata, foraggiata però con denaro pubblico; ed è solo un esempio di distruzione del territorio, che può continuare con la loro elezione”. Il candidato di Potere al Popolo ha anche attribuito la responsabilità ad una “certa sinistra” in cui il suo partito non si riconosce, che aveva il compito di difendere i diritti conquistati dopo anni di lotta: “Oggi 12milioni di italiani non si curano più perché non hanno soldi, il governo non è stato capace di togliere i ticket sanitari ma ha regalato 20 miliardi di euro alle banche”, ha concluso.

Potere al Popolo, hanno spiegato gli altri candidati Francesco Delia, Antonella Spadafora e Francesco Campolongo, sarebbe dunque il vero volto della sinistra, quella che guarda ai problemi sociali; nel suo programma ci sono il diritto al lavoro e l’abolizione del Jobs Act, la ridistribuzione del reddito, la sanità e l’istruzione pubbliche, la tutela del territorio e dell’ambiente. Un partito nato dal basso, hanno detto i candidati, frutto di una militanza fatta di anni di lotta in cui si è costruito una rete di solidarietà. Militanza e passione che ora intendono trasferire all’interno del Parlamento.

Al termine, ha preso la parola Mimmo Formaro delle Lampare per ribadire l’adesione del Movimento ai valori della sinistra e il desiderio di riscatto di un intero territorio. “La chiusura dell’ospedale e l’apertura della discarica di Scala Coeli, in una zona protetta con colture Dop e Igt – ha concluso l’attivista delle Lampare – che è stata autorizzata dalla sinistra di Oliverio, basti ai cittadini dello ionio cosentino per dire no Ferdinando Aiello, un candidato che non è espressione del nostro territorio”.