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INCONTRO CON L’AUTORE: GLI STUDENTI DEL PATRIZI INCONTRANO GENNARO MADERA

Si è svolto nella mattinata di ieri, 10 Novembre,  il primo di vari incontri con l’autore, in programma quest’anno al Liceo Scientifico – Linguistico di Cariati: si tratta di Gennaro Madera neo poeta cariatese che, proprio nello stesso istituto,  solo due anni fa si è diplomato  con eccellenti voti.  Gennaro iscritto al secondo anno di Filosofia, si è già distinto in varie occasioni letterarie: vincitore nel 2016 del premio Sallustio con la poesia “quando regnerà sovrano” ha ottenuto la menzione d’onore al premio internazionale città di Castrovillari, per la sezione poesia edita, nonché la menzione d’onore con la poesia “ode pensierosa” nell’ VIII concorso di poesie d’amore di Torino.

A porgere i saluti della Dirigente Scolastica, dott.ssa Ornella Campana, assente per improvvisi impegni lavorativi, è stato il vice preside prof. Leonardo Scarnato: ” è sempre bello –  ha esordito il docente – accogliere le novità, specialmente se queste novità vengono dai giovani”. E proprio la centralità che, in questo istituto, viene data ai giovani  è testimoniata dal fatto che  l’intera gestione dell’incontro è stata affidata appunto agli studenti. Infatti a moderare l’incontro e a declamare le  emozionanti poesie della raccolta “Come le onde del mare”, accompagnati dal suono della chitarra e del violino, sono stati proprio gli stessi studenti del Patrizi. Particolarmente toccante la lettura di “In memoria”, poesia scritta per un amico venuto a mancare, di “Brevitate vita”, di Eco o Ginseng, alcune tra le poesie declamate: insomma,  protagonista indiscussa della giornata è stata la Poesia, che per il Madera nasce da “un impulso irrefrenabile che non riesce  a frenare”.  “Mi capita spesso  di svegliarmi durante la notte”, dice a tal proposito il giovane poeta cariatese  “e sentire il bisogno di dover appuntare un pensiero che altrimenti so di non ritrovare al risveglio”. “Scrivere per me rappresenta una valvola di sfogo – dice-  e mi gratifica enormemente quando, chi legge, si rivede in ciò che scrivo: la poesia secondo me – chiosa  il Madera – appartiene anche a  chi la legge, non soltanto a chi la scrive”.

L’incontro è stato organizzato e curato dalla prof.ssa di storia e filosofia,  Michela Boccuti, coadiuvata dalle docenti di lettere dell’Istituto.

Molto apprezzato dalla platea è stato il suo intervento introduttivo nel quale, partendo da Heidegger e dalla sua analisi del linguaggio, la docente ha sottolineato l’importanza che, per il filosofo ha tra tutti i tipi di linguaggi, proprio quello poetico.

“L’analisi heideggeriana del linguaggio – spiega appunto la Boccuti- muove da un rilievo fenomenologico:  si dice che l’uomo è per natura parlante; è l’essere vivente capace di parola. Con ciò s’intende dire che proprio il linguaggio fa dell’uomo quell’essere vivente che è: l’uomo è uomo in quanto parla.  E proprio il linguaggio poetico – continua la Boccuti –  è tra tutti i tipi di linguaggi analizzati da Heidegger quello che più manifesta l’essere”.

Nel suo intervento, inoltre, la docente del Patrizi, non manca di fare riferimenti letterari, citando ad esempio Ungaretti e il suo concetto di poesia, intesa come “viaggio verso quel porto che c’è in noi che” aggiunge la docente, “si può intraprendere soltanto se vengono allontanati i passatempi della vita che distolgono e distraggono e che non fanno vedere la verità delle cose”.

Quindi conclude il suo intervento  con un augurio speciale rivolto al giovane poeta, ovvero di continuare a meravigliarsi nella vita e meravigliandosi, di continuare a scrivere.

Concetta Cosentino