Appello delle Lampare a due mesi di occupazione pacifica della struttura
di Maria Scorpiniti (da “Il Quotidiano del Sud” 17 gennaio 2021)
CARIATI – Sono due mesi esatti che i ragazzi de “Le Lampare”, sostenuti da movimenti e comitati, e da moltissimi cittadini, occupano un’ala dell’ex ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, chiedendone la riapertura. Dormono su letti di fortuna e non demordono. Non lo hanno fatto nemmeno a Natale. Sono ancora lì, in attesa di una svolta, che stenta ad arrivare, e dell’annunciato, decisivo sopralluogo del commissario ad acta regionale Guido Longo. Sessanta giorni di appelli, interviste, report, manifestazioni di vicinanza e solidarietà che hanno acceso i riflettori su un’emergenza sanitaria che i cittadini del Basso Jonio cosentino vivono da ben 11 anni, da quando cioè la Regione Calabria ha decretato la scellerata chiusura del “Cosentino”.
Unico risultato concreto in sessanta giorni, l’arrivo di tre Operatori Socio Sanitari a tempo indeterminato nella Rsa Medicalizzata dell’ex ospedale, che ha consentito l’attivazione immediata di 10 posti letto di lungodegenza già previsti in organico, portando a 20 il numero totale dei pazienti in reparto. Un risultato definito dai manifestanti “minimale”, arrivato a seguito del sopralluogo dell’allora commissario Asp, Cinzia Bettelini, e dopo gli incontri avuti con lo stesso commissario da parte dei rappresentanti delle Lampare, del comitato “Uniti nella Speranza” e del parlamentare Francesco Sapia.
Da pochi giorni, è arrivato all’Asp di Cosenza il nuovo commissario Vincenzo Carlo La Regina, che prende il posto della Bettelini. Gli attivisti delle Lampare lanciano pertanto l’appello, affinché il neo commissario venga al più presto a visitare la struttura sanitaria di Cariati per cercare di dare, come lo stesso La Regina ha asserito in qualche occasione, dignità a questa terra e ciò che le spetta sul governo della salute. «Il dottor La Regina – afferma Mimmo Formaro, portavoce delle Lampare – quando si è insediato qualche giorno fa a Cosenza ha dichiarato che il suo modus operandi sarà quello di andare verso le periferie, per ascoltare e capire le criticità di chi opera quotidianamente sui territori. Lo attendiamo quindi a Cariati – continua – una zona che l’Asp di Cosenza ha sempre considerato periferia, affinché si renda conto di persona dell’ottima situazione strutturale dei due plessi che potrebbero essere adibiti sin da subito a reparti di degenza e, inoltre, possa toccare con mano la situazione dei servizi attivi che – conclude – sono da tempo carenti di personale e strumenti e non riescono a rispondere alle richieste che provengono da un intero territorio».
Anche l’ex direttore sanitario del “Cosentino”, Michele Caligiuri, in rappresentanza del comitato Uniti della Speranza, si rivolge al commissario Asp. «Finora le istituzioni ci hanno quasi ignorati – afferma – ad eccezione del presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, che martedì scorso ha effettuato un sopralluogo a Cariati e ha interloquito con noi, mostrando grande sensibilità verso la problematica e prendendo consapevolezza di ciò che aveva già visto sui media nazionali e locali. Come Comitato – prosegue Caligiuri – lanciamo l’appello al dottor La Regina affinché si appresti, al più presto, a verificare il patrimonio strutturale e sanitario dell’Asp e venga anche a Cariati. So che è persona competente, con una carriera nell’ambito del management sanitario nel distretto di Castrovillari; confidiamo nella sua professionalità – conclude – e nel fatto che, stavolta, non è un professionista “calato” dal Nord. Intanto la nostra mobilitazione, iniziata due mesi fa, continua in attesa della visita del commissario regionale alla sanità Longo».