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Alla ricerca del “diritto” perduto

Un senso di disperazione che si è evoluto naturalmente in un sentimento di protesta. Questa è l’azione portata avanti dai ragazzi delle Lampare che hanno superato i 30 giorni di occupazione all’interno di quello che era l’ex Ospedale Vittorio Cosentino. Ormai Natale è passato e i regali sono stati già scartati, sta arrivando la conclusione di questo 2020 che di buono ha avuto veramente poco, e che ognuno di noi spera di lasciarsi alle spalle.

Propositi per l’anno nuovo: riottenere quello che ci spetta di diritto: LA SALUTE.

È una questione che conosciamo tutti, (chi più e chi meno) ma adesso, sotto questa pandemia, il nervo è completamente scoperto, e si sono marcati una volta per tutte i problemi di cui ha sempre sofferto il nostro sistema sanitario. Meglio tardi che mai, come si sul dire, finalmente qualcuno ha deciso di alzare la voce e battere i pugni attirando i riflettori di tutto il Paese.

Dobbiamo solo dire grazie a questi ragazzi che con il loro coraggio e impegno hanno semplicemente detto basta alle parole: ora dobbiamo fare qualcosa di concreto!

Prima noi cittadini non potevamo che aggrapparci a promesse gridate dai palchi, parole e speranze effimere che alla fine, come facilmente prevedibile, si sono rivelate vane.

Adesso abbiamo una possibilità più reale, tangibile di cambiare le cose, per questo vi chiedo con il cuore in mano: non lasciamo e non lasciate da soli questi ragazzi, non usateli solo come mezzo per raggiungere visibilità.

Questo appello è rivolto a tutti: politici a tutti i livelli, giornalisti e quant’altro. Questo timore nasce da esperienze passate, infatti negli anni si è visto “usare” la nostra salute come mezzo per ottenere consensi per poi accantonare la questione e ritornare al punto di partenza. Un diritto,sacrosanto e sancito dalla nostra Costituzione, strumentalizzato e rimaneggiato in tutte le maniere possibili e immaginabili. E noi, poveri cittadini siamo rimasti con un pugno di mosche!

Non siamo un bacino di voti da usare solo in campagna elettorale!

Il limite di sopportazione è stato ampiamente superato e ogni ponte di compromesso è ormai saltato:

Ridateci l’ospedale e ridateci la speranza.

Ora più che mai abbiamo bisogno di risposte e non di promesse. Questa è una battaglia che non va presa alla leggera e che non possiamo perdere.

Quindi non fate spegnere i fari che stanno mettendo in luce tutte le difficoltà che i cittadini di questo territorio vivono ormai da anni.

 Con questo appello concludo augurando a tutta la comunità un felice anno nuovo, con la speranza che il 2021 ci faccia vedere la luce alla fine del tunnel.

Davide Santoro