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CARIATI – RSA MEDICALIZZATA DELL’EX OSPEDALE A RISCHIO: DALL’8 GIUGNO SARÀ DIFFICILE COPRIRE I TURNI

Carenza di medici, infermieri e OSS

di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 6 giugno 2020)

CARIATI – Ancora incerto il futuro della Rsamedicalizzata del Distretto Sanitario “Jonio Sud”, allocata nell’ex ospedale di Cariati (oggi Capt), a causa della cronica carenza di personale medico, infermieristico e Oss (operatori socio sanitari). Da quanto si è appreso, a partire da lunedì prossimo, 8 giugno, sarà difficile poter coprire i turni dell’importante servizio territoriale di lungodegenza, che garantisce assistenza a pazienti complessi e non autosufficienti provenienti da tutto il territorio, come tracheostomizzati, intubati, in stato vegetativo o coma prolungato; vi sono ricoverati anche persone con insufficienze respiratorie, malattie neurodegenerative e pazienti dimessi dalle rianimazioni. Persone, quindi, che richiedono trattamenti intensivi e di assistenza professionale continua, in un territorio, quello del Basso Jonio cosentino, dove i Livelli Essenziali di Assistenza sono disattesi dal 2010, anno di chiusura del locale ospedale “Vittorio Cosentino”.

Questa la situazione. Per venti posti letto, attualmentesono in servizio quattro medici sui cinque previsti in organico; gli infermieri sono quattro a tempo pieno, uno con limitazioni funzionali e due con contratto in scadenza al 30 giugno. Come se non bastasse, sui nove Oss, ce ne sono solo cinque, di cui uno prossimo alla pensione, tre a tempo parziale e uno in astensione in base alla legge 104. Gli operatori Rsa premono anche per avere il necessario supporto di uno psicologo e di unterapista della riabilitazione a tempo pieno.

Carenze e criticità segnalate più volte all’Asp di Cosenza sia dalla Direzione sanitaria di Cariati, sia dal referente della Rsa, dottore Gaetano Cucinotta, che grande senso di responsabilità gestisce l’eccellente reparto, primo in tutta l’Asp a livello di numeri, con una media di quasi 200 ricoveri l’anno rispetto a Lungro (77) e all’Hospicedi Cassano (120). 

Si è appreso, inoltre, da fonti ospedaliere, che alla Rsa di Cariati non è stato mai assegnato un dirigente medico responsabile, pur essendo previsto. Un’altra grave carenza cui ha cercato di sopperire, in tutti questi anni, con impegno e dedizione, il dottore Cucinotta senza aver visto riconosciuto il ruolo svolto. Il professionista, il 24 aprile scorso, probabilmente stanco del protrarsi della situazione generale, ha rassegnato le sue dimissioni da referente della Rsa, restando comunque in servizio nella stessa struttura. Non senza, però, aver inoltrato all’Asp l’ennesima richiesta di personale che, nel maggio scorso, ha incassato anche il parere favorevole del direttore UOC Tutela Anziani e Disabili dell’Asp di Cosenza, il dottor Pietro Filippo. Ad oggi, però, il personale richiesto non c’è ancora.

Infine, a supporto della stessa Rsa, è stata anche richiestal’attività di riabilitazione domiciliare con almeno due fisioterapisti e un autista in grado di assicurare i trasporti di materiali biologici presso gli Spoke di Corigliano-Rossano.