“Dimenticate le poesie malinconiche, tristi, che implorano mancanza; le poesie di “Hai vent’anni” lasciano un sorriso naturale e sincero a prima lettura e mirano all’essenza degli attimi felici, cercando di ibernarli: come se a un frutto si estraesse e isolasse il suo succo senza pensare alla buccia, al nocciolo. Quel succo è la felicità che è insita in ogni momento d’amore felice. Gli scritti di nuda e profonda giovinezza invece sono dedicati all’anima ventenne che abita ogni tipo di corpo, indipendentemente dall’età.
L’ultima sezione è un inno ai paesi, al Meridione, all’Italia (con un diario di quarantena all’interno), al mondo intero: versi che, come fotografie, bloccano per un attimo il mondo e ne esaltano la sua poesia”.
Gennaro Madera
Complimenti dalla Redazione