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CONSIGLIO SULL’EMERGENZA SANITARIA A CARIATI, TRA MAGGIORANZA E MINORANZA UNITÀ D’INTENTI

Ma passa la posizione dell’Alternativa sulla formazione delTavolo tecnico

(“Il Quotidiano del Sud” 12.10.18) di Maria Scorpiniti

CARIATI – Chiedere a gran voce, tutti uniti, il reinserimento del “Vittorio Cosentino” nella rete degli ospedali regionali e l’apertura immediata della Casa della Salute, già finanziata dalla Regione Calabria con oltre 9 milioni di euro. Il Consiglio comunale dell’11 ottobre scorso, convocato su richiesta del gruppo di minoranza Cariati Unita per discutere sulla gravissima emergenza sanitaria che si vive a Cariati e nel territorio, è iniziato nel migliore dei modi. La tanto invocata un’unità d’intenti c’è stata, ma solo sugli obiettivi da raggiungere, messi nero su bianco in un documentoproposto dalla minoranza. Sulla composizione del Tavolo tecnico, che dovrà avanzare proposte concrete agli organismi sovracomunali per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, non si è raggiunto l’accordo.

La proposta di Cariati Unita è stata presentata con un documento dal capogruppo Leonardo Trento, che ha illustrato la drammatica situazione che si vive a Cariati dal 2010, da quando cioè è stato chiuso l’ospedale civile. Trento ha prospettato la costituzione di una Commissione territoriale composta dal sindaco, da dueconsiglieri e da alcuni consulenti esterni, con il compito diformulare una proposta tecnica alla Regione, al Ministero e allaCorte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, cui si ricorrerà in caso di esito negativo. La necessità dell’apporto di persone esterne, ha spiegato Trento nel suo intervento, è dettata dal fatto che, all’interno del Consiglio, non vi sono competenze specifiche nel settore sanità. 

La proposta di Cariati Unita è stata rigettata dalla maggioranza: dal Tavolo Consiliare, ha detto l’assessore Salvati, vanno esclusi isoggetti esterni perché “vogliamo assumerci noi la responsabilità politica” di questo delicato settore. Gli esperti potranno, ha aggiunto, dare il loro contributo all’interno delle consulte chesaranno costituite nel prossimo Consiglio. La linea dell’Alternativa è passata con l’astensione della minoranza e alla fine il “tavolo” è stato comunque formato con questi componenti:il sindaco Filomena Greco, il consigliere di maggioranza Maria Elena Ciccopiedi, in passato assessore alla Sanità, e il consiglieredi minoranza Maria Crescente. 

Durante il dibattito, la Ciccopiedi ha ripercorso i passaggi compiuti dal 2016 dalla sua Amministrazione (incontri con il Dg Mauro dell’Asp, con il commissario regionale Scura, l’assemblea dei sindaci e il Consiglio aperto), rigettando l’accusa mossa dalla minoranza “di essere silenti”. I silenti, ha affermato, sono stati gli interlocutori sovracomunali e l’allora minoranza del Partito Democratico che, pur vantando l’appartenenza al partito di governo regionale e nazionale, “non ha appoggiato la nostra battaglia”. Il sindaco Greco ha invitato l’opposizione a combattere insieme per lo spesso scopo: “Accolgo con favore la vostra apertura, ma accetteremo le vostre proposte con qualche modifica”. 

Per la minoranza, Maria Crescente del Pd ha dichiarato di voler fare gli interessi dei cariatesi e che, se sarà necessario, andrà anche contro il suo partito. Alda Montesanto, invece, ha sollecitato all’azione: “Basta immobilismo, la misura è colma; faremo valere i nostri diritti anche con iniziative eclatanti”. Infine il capogruppo Trento, prima di votare la proposta, ha sottolineato che su questo argomento non bisogna fare polemiche e ha rimarcato la difficoltà del suo gruppo a sostenere le modifiche prospettate dalla maggioranza.