Cariatiweb.it

A CROSIA LA STORIA SI STUDIA SUI FUMETTI DI TEX WILLER

L’originale idea del professore Palermo ha appassionato i ragazzi 

(“Il Quotidiano del Sud” 6 dicembre 2017) di Maria Scorpiniti

CROSIA – Se il divertimento e la curiosità favoriscono il processo di apprendimento, allora l’idea originale del professore Gabriele Palermo, quella cioè di far appassionare i ragazzi allo studio della storia attraverso la conoscenza di Tex Willer, il personaggio più longevo della fumettistica italiana, oltre a essere innovativa, ha colto nel segno. “Tex, il fumetto di punta della Bonelli editore, appassiona intere generazioni da più di 50 anni – ha riferito il docente – attraverso la sua lettura i ragazzi hanno acquisito con molta facilità le conoscenze storiche dell’epoca, ma anche le competenze di cittadinanza poiché il protagonista, oltre ad avere rapporti con il potere politico e militare della società del suo tempo, combatte la delinquenza e aiuta i più deboli e indifesi”. E se a questo si aggiunge il fatto che il fumetto è di ottima fattura linguistica, privo di espressioni volgari, non è cosa da poco visto che i giovani di oggi, ha aggiunto Palermo, sono troppo distratti e dipendenti dal mondo virtuale che, spesso, non li educa, ma li confonde.

La sperimentazione, andata avanti per una settimana, ha riguardato i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Mirto Crosia, diretto da Rachele Donnici. Il progetto ha seguito i canoni di quello che gli addetti ai lavori chiamano “Flip teaching”, ossia il capovolgimento della classica modalità in cui l’insegnante impartisce il sapere e l’allievo recepisce passivamente, con un’altra, più partecipata e coinvolgente. Palermo, infatti, non è salito in cattedra, ma ha assunto il ruolo di regista: ha predisposto variegate attività, tra le quali la classica spiegazione diventata, però, parte integrante di un lavoro condiviso insieme ai ragazzi. L’aula si è trasformata, allo scopo, nel luogo dove gli studenti hanno appreso criticamente i concetti e li hanno collegati all’esperienza concreta e quotidiana. Per raggiungere lo scopo, il professore ha esposto circa 500 fumetti della sua collezione privata e quadri tematici che hanno fatto conoscere la guerra di Secessione in America, i pionieri europei e lo sterminio del popolo indiano, l’opera di giustizia umana del ranger Tex, fra legge e fuorilegge, la corruzione del potere. Temi ancora attualissimi, che hanno dato la possibilità al docente di spaziare dalla presentazione del protagonista alla lettura, da parte dei ragazzi, dei fumetti, alla visione dell’unico film cinematografico su Tex, ad un questionario finale di gradimento.

“Sono riuscito a parlare di questo mio progetto anche con l’editore Bonelli – ha concluso non senza una punta d’orgoglio Palermo – il quale si è congratulato per l’iniziativa; tutti quelli della mia età sono cresciuti e si sono formati con i fumetti di Tex Willer, ci appassionavamo a leggerli, ci insegnavano il rispetto delle leggi e il valore della giustizia sociale; ne ho una collezione che ho messo volentieri a disposizione dei miei ragazzi”.

Tex Willer, nato in Italia nel 1948 dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dalla matita Aurelio Galleppini, ha ancora oggi centinaia di migliaia di lettori. Ad affascinare è il personaggio ironico, antirazzista, nemico di ogni ingiustizia. Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte, saggio capo bianco e fratello di ogni uomo rosso; per i bianchi è il ranger, l’uomo di legge, mentre per i fuorilegge l’incubo peggiore. Sposando un’indiana, Tex ha precorso le tematiche antirazziste dei western degli anni Settanta. Un esempio di assenza di pregiudizio e di lotta per la giustizia sociale da far conoscere e imitare.