Una giornata intera dedicata ai temi contro la violenza alle donne
(“Il Quotidiano del Sud” 29.11.17)
di Maria Scorpiniti
CARIATI – Nello stesso giorno in cui Cariati ha intitolato una panchina rossa a Battistina Russo, uccisa dal marito nel marzo di quest’anno, si è svolto nel Cinema Teatro un momento di incontro dal tema “Il silenzio uccide due volte”. Un argomento che meritava una più ampia partecipazione di pubblico, organizzato dal Comune di Cariati per sensibilizzare la comunità verso un problema divenuto sociale, qual è la violenza contro le donne. Qualificato è stato il parterre che lo ha affrontato nelle varie angolature, dopo la puntuale e dettagliata introduzione della moderatrice Patrizia Funaro.
Il sindaco Filomena Greco, nel portare i saluti dell’Amministrazione comunale, si è impegnata a istituire un numero verde e un centro d’Ascolto, quest’ultimo ritenuto necessario, insieme ad un’azione di prevenzione nelle scuole, da Letizia Benigno, magistrato e coordinatore dello sportello Antiviolenza del tribunale di Castrovillari. Dello stesso avviso anche il giudice della sezione penale del tribunale di Crotone, Romina Rizzo: “Occorre prevenire, quando questi casi arrivano nelle aule di giustizia, vuol dire che quello che andava fatto non è stato fatto o non è stato fatto bene; dobbiamo sollecitare le donne a denunciare, nessuna vittima di violenza deve sentirsi in colpa o vergognarsi”. Rizzo ha spiegato di come siano sempre più diffuse le violenze in ambito giovanile, un dato allarmante, per il dirigente capo del commissariato di Rossano, Giuseppe Massaro, che deve spingere le istituzioni a fare rete con le scuole. “Una cosa positiva è che dal ’99 sono aumentate le persone che trovano il coraggio di rivolgersi a noi – ha aggiunto il Commissario – ma invito parenti e vicini di casa, qualora venissero a conoscenza di episodi di violenza, a denunciare anche in forma anonima”. Infine, la criminologa della Fondazione ‘Roberta Lanzino’, Antonella Larobina, ha consigliato di lavorare per far sì che le donne facciano il primo passo e acquistino la consapevolezza di non essere sole; poi ha illustrando le attività del centro, divenuto punto di riferimento per le persone vittime di abusi.
Al termine, dal pubblico, è intervenuta Maria Josè Caligiuri, responsabile regionale del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia, che ha auspicato l’approvazione di una legge a tutela dei minori, figli delle vittime di femminicidio, mentre alcuni studenti del Liceo Patrizi hanno letto alcune riflessioni.